domenica 28 settembre 2008

La saga del formaggio e l'inviato del taleggio

Sicuramente ai più attenti di voi non sarà sfuggita la notizia della "cheese connection".
Tonnellate di formaggio avariato che, percorrendo la via che fu della seta, dalla Russia e dalla Cina arrivano a Ceuta, passano ad Algeciras e da qui al mercato europeo fino all'Italia.
Tutti i grandi marchi sono coinvolti, in particolari quelli forti nella nicchia del grattugiato pronto (Ferrari, Biraghi).
Ma questo lo sapete già, forse anche grazie alla meritoria opera di Paolo Berizzi, giornalista di Rep, che da luglio (leggete qui) ci racconta i truculenti dettagli della vicenda.
Passate le vacanze Berizzi ce ari-prova, (ari-leggete questo). E tu pensi: ok, ne so abbastanza.
Berì, m'hai convinto. Col cavolo che ricompro la bustina col parmigiano avariato.
Ma Berizzi, che ormai deve averci qualcosa di personale col formaggio, ritorna sull'argomento, casomai qualcuno fosse ancora all'oscuro, sabato scorso (ieri).
E stavolta il racconto è completissimo. C'è pure una mappina che ci mostra la rotta del formaggio scaduto, con tanto di freccine che andano e riandano. Ma questo è merito dei grafici di Repubblica che meritano un post a parte.
Insomma, Berizzi. Basta. Ti giuro che il formaggio dei cinesi non lo compro più. Promesso. Da ieri solo formaggio di fossa, bitto doc e taleggio. Pur di non leggerti più.

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