Ristoranti, pioggia e chiacchiere a parte, cosa mi resta della Blogfest?

dei Congressi e ci ho sbattuto contro con tutti i sentimenti. Figura di merda, sopracciglio spaccato (poco per fortuna) ed ematoma alla Million Dollar Baby.

Argomento parzialmente condivisibile, e io non lo condivido. L'appartenenza all'ordine dovrebbe tutelare il lettore sulla veridicità , l'attendibilità e la correttezza dell'informazione, e così in effetti fu concepito, a garanzia del lettore.
Sappiamo però tutti quanto questa sia un'utopia, in Italia; che l'ordine non tutela gli interessi dei lettori ma è garante principalmente degli interessi dei suoi accoliti. Tutto vero. Che si riformi l'ordine, allora: non sono d'accordo a buttar via il bambino con l'acqua sporca.
Di queste cose avrei voluto si parlasse alla tavola rotonda del sabato, che tanti delusi ha generato e che, come ricorda Luca de Blasi qui, invece è diventata l'ennesima occasione per parlarsi addosso impeden

3. Filippo Facci. Come definirlo? Un adorabile coglione? Un detestabile furbastro?
Non lo so. So che le sue considerazioni mi sono piaciute, mentre i suoi interventi da Ferrara o Vespa a suo tempo mi avevano ripugnato.
Tant'è che ha vinto il Macchianera Blog Award come "Il blogger più cattivo".
Peccato Facci non abbia un blog.
Mi dicono che tiene una rubrica quotidiana su Il Giornale, una specie di anti-Serra. Posto che non sostituirei l'Amaca quotidiana con nient'altro, sono proprio curiosa, ora che l'ho visto in vivo, di leggerlo. Speriamo si possa fare online.
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