martedì 21 luglio 2009

Il lamento del prepuzio (pagine 1-156)

Ho incipiato tre giorni fa questo libretto di Shalom Auslander (sì, un ebreo, adoro gli scrittori ebrei).
E, come spesso capita agli scrittori ebrei, è terribilmente incazzato con il suo Dio.
Mi racconta della sua adolescenza in una famiglia ebrea difficile, kosher fin nel midollo.
Una famiglia - e un Dio - dalla quale cerca in tutti i modi di prendere le distanze, pur se sotterrato sotto tonnellate di sensi di colpa. Ed è così che il giovane Shalom si ingolla di cheeseburger e milkshake di McDonald's: il massimo del non kosher. Il senso di colpa: ecco il vero protagonista del romanzo. Almeno fino a pagina 156.
Me lo aspettavo sinceramente più divertente. Insomma mi aspettavo un romanzo à la Barney, per intenderci, e sono un pò delusa.

Situazione di lettura.
In tram. La signora seduta alla mia sinistra serra fra le mani la sua borsetta di Nonna Papera, dovessero rubargliela, la sua borsetta. Nelle orecchie No line on the Horizon, U2. Di fronte una ragazza con una cartella portadocumenti: "Università di Milano: Modulo di rinuncia agli studi". Bene, un'altra che molla e che si prepara a un futuro da velina (o da casalinga). In metro. Un tipo in camicia hawaiana e le note di Magnificent per un attimo mi fanno credere di essere nel tube di New York. Ma è solo un attimo.

mercoledì 8 luglio 2009

Dal nero al bianco

Sei mesi di vacanza dalla blogosfera, chebbello potersele prendere.
E che bello sostituire il colore del lutto con quello della luce.
C'ero comunque.
Acquattata fra i cespugli dei vari social networks. E' successa un sacco di roba, fino ad arrivare alla pagina su Rep di oggi, pagata da semplici cittadini incontratisi su FB per rivendicare libertà di stampa.
E accade anche che Linea Notte di Rai3 ormai usi indifferentemente Twitter e youTube.

E si ritorna...

Dopo 6 mesi... non male come pausa.

lunedì 12 gennaio 2009

La carovana va... controcorènte

Prologo. Sabato 10 gennaio presso la sede dell'ANPI di Milano si è tenuto un incontro organizzato da un piccolo gruppo di esponenti del PD - Teresa Cardona, costituente nazionale del PD; Giuseppe Civati, consigliere regionale del PD in Lombardia; Michele Dalai, editore; Francesco Laforgia, costituente regionale del PD della Lombardia; Pierfrancesco Majorino, capogruppo del PD al Comune di Milano; Marella Reitani, costituente regionale del PD della Lombardia; e Ivan Scalfarotto - dall'insolito titolo: "Una carovana per il PD, parte la riscossa dei Contemporanei".
Lodevole iniziativa, se non fosse che la carovana viaggia in un deserto che più di così non si può. Posto la chat con mammaincorriera, la migliore descrizione possibile dell'evento.


Smatsmat (di seguito S.): sabato sono andata alla carovana
non ti ho chiamato
perchè non volevo insistere
Mammaincorriera (di seguito MiC): ah, com'è andata?
S: una schifezza guarda me ne sono andata disgusted
MiC: volevo venire
S: lo so
MiC: ma poi... perchè disgustata?
S: mah scalfarotto
ottime intenzioni
il partito così fa schifo
(giusto)
dobbiamo darci da fare per...
siamo qui per collaborare
grazie, e ora la parola a voi
e parlano
una coordinatrice di un circolo PD (Marcona)
che dice le stesse cose
poi un neolaureato che aggiunge che bisogna candidare alle prox europee giovani (come lui)
poi due da genova (?)
poi il nuovo coordinatore cittadino (laforgia)
MiC: e?...
S: e niente
MiC: ah
S: grazie per essere venuti
il PD esiste
MiC: figata
S: finchè ci siete voi
MiC: tante persone?
S: anche se lassù i dirigenti fanno schifo
no, max 100
ah, michele dalai
come esponente figo della società civile figa
che infatti esordisce dicendo
(anima pia)
sapete, quelli del PD mi chiamano sempre sotto elezioni, perchè pensano che uno che fa l'editore attira voti
sintesi: mancano 4 mesi alle elezioni
e sono lì che cercano qualcuno che li aiuti a fare attacchinaggio e volantinaggio per loro
che si presenteranno sempre fra di loro
e faranno liste con se medesimi stessi
MiC: ahahahaha
S: punto.
scusa la lunghezza
ma ora sarò sinteticissima
io me sò rotta li coioni
punto
MiC: avevo intuito
LOL
S: questa chat diventa un post
sappilo
MiC: non ne ho dubitato neanche per un momento
S: sì, ma non gli cambio una virgola
se mi autorizzi per la praivASI
MiC: no prob
della praivasi me ne fotto
(e poi non è che abbia detto granchè)
S: ma tanto mica metto il nome
al massimo mammaincorriera
MiC: il fatto che io non abbia detto praticamene niente non cambia
S: LOL
giusto
questa è semantica?
MiC: no, è vita
LOL

Faber



Una delle mie canzoni preferite di Faber.
L'amore per l'amore.
Non riesco a spiegare quello che provo, ascoltandola, adesso.

Non lo spiego.

domenica 4 gennaio 2009

Mazzolari: LA profumeria

C'è un posto a Milano dove vado sempre quando sono triste o depressa. E' la profumeria Mazzolari, in corso Monforte, angolo San Babila.
La Mazzolari sta a me come Tiffany sta a Holly Golightly.
Una porta a vetri separa il mondo brutto e cattivo dal regno delle fiabe.
Dentro l'aria profuma di tutti i profumi: la scala scende verso il seminterrato che brilla di luci e colori e, ancora, profumi. Di ciprie, di Chanel n° 5, di creme per ogni età e tipo di donna.
L'atmosfera mi avvolge, calda, suadente. Mi sento già meglio, e sono solo a metà della scala.
Una volta raggiunto il piano di solito comincio a guardarmi intorno stupita: la profumeria Mazzolari ha tutto quel che serve per farti sentire una principessa. Stai cercando l'arricciaciglia? C'è. La tinta per capelli? C'è. Il mascara ciglia-finte di Yves Saint Laurent. Eccolo. La crème raffirmissante, anti-age, hydratante, anti-rides, hydrotenseur, de jour, de nuit, le contour des yeux? Voilà.
Nel regno della bellezza tutto è immutabile, eterno. Le matite non cambiano mai di posto. E neanche le forcine per capelli. Tutto al suo posto, dove l'ho lasciato l'ultima volta.
Fatto il giro di rassicurazione ho già deciso di spendere più di quanto dovrei (o potrei) e le commesse gentili lo hanno già capito. Ecco che prontamente una di loro mi si avvicina con un sorriso largo dicendo "Come posso esserle utile, signora?".
E io non resisto all'invitante profferta di aiuto, mi sciolgo, le gambe mi diventano di budino e la principessa che è in me si rivela. La commessa adula "Che crema abbiamo per questa bella signorina?" e mi propone quella più costosa, e io cedo, il prezzo non conta più nulla. Può farmi quello che vuole. La principessa adora le adulazioni.
E così. La tristezza svanisce e del portafoglio vuoto non mi importa più.
E poi. Amo la signora commessa con il caschetto bianco e i sandaletti rossi. Cerco sempre di farmi servire da lei, a costo di lunghe attese, mai noiose del resto.
Una volta mi è capitato che la signora che mi precedeva alla cassa firmasse un assegno da 800 euri per i suoi acquisti.
Accade solo alla profumeria Mazzolari.

giovedì 1 gennaio 2009

2009




“Gli indovini dell’economia prevedono che sarà un anno terribile e, considerato quanto ci prendono, questo è l’unico indizio di ottimismo”.
(Massimo Gramellini, La Stampa di ieri)