martedì 11 novembre 2008

I Sinistrati (aka I Tartassati)

Pare che ormai la questione del rinnovo della classe dirigente, soprattutto a sinistra, sia in cima all’agenda politica.
Ieri sera Gad Lerner intitolava il suo Infedele “I sinistrati” (dal titolo dell'ultimo libro di Edmondo Berselli), con tanto di foto di gruppo PD con orecchie d’asino in testa.
E chi c’era a parlarne? Le solite facce ammuffite del salottino radical-chic di Lerner, Dominijanni del Manifesto, che ancora oggi si chiede “se” realmente la società italiana desideri un cambiamento”, il sociologo pret à porter Bonomi che proclama la nascita dell’era del “territorialismo” (eh?), etici etici.
Quello di Lerner è l’esempio perfetto del perchè in Italia non c’è una nuova classe dirigente. Per fortuna l’Infedele lo guardiamo in tre, e ci addormentiamo verso la metà con il bicchiere in mano e la bolla al naso.
Qualunque istituzione, in Italia, è strutturata sul modello del “salottino”. Il PD è un salottino (con tanto di caminetto, facevano notare Bonomi e Dominijanni): fa politica chi ha tempo, ergo chi non lavora, ergo chi ha mezzi propri di sostentamento, non certo i famosi “pezzi di società civile”, che poi saremmo noi, no? Quelli che sanno come funzionano davvero le cose, dall’economia, alla gestione delle aziende, alla sanità alla scuola. E poi non è solo una questione di tempo, ma anche di relazioni (oddio, le cose sono parecchio interconnesse, a ben vedere). Si fa politica per cooptazione, così come si diventa manager. Allo stesso modo. E più la classe dirigente fa schifo tanto più i cooptati faranno schifo. Semplice. Palmare.
La domanda che mi resta in gola è però questa: non è che la “società civile”, che siamo sempre noi, si merita proprio questo tipo di classe dirigente? Meglio: visto che i “pezzi della società civile” hanno rinunciato da tempo alla partecipazione attiva - in qualunque modo essa si esprima - perchè, diciamolo francamente, stì pezzi hanno anche una vagonata di cazzi loro da farsi (lavora, mangia, stira, cresci famiglia, studia) perchè poi lamentarsi della classe dirigente?
Abbiamo rinunciato a partecipare, abbiamo rinunciato anche a controllare: qualcuno mi spieghi da quale recondito angolo della società potrebbe spuntare l’homo novus, la nuova intellighenzia.
Intanto siamo qui a parlare, analizzare, lamentarci, vergognarci di essere italiani per colpa di un coglione nano e pelato.
Se il sistema è bloccato è perchè qualcuno ci ha messo il tappo o perchè lo spumante si è sgasato?

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Alla fine è stato solo un megaspottone per Berselli (che un intellettuale non dovrebbe mai stare assieme al suo libro nello stesso luogo troppo a lungo).

Ari ha detto...

Certo che sì.
Però giuro che a metà programma avevo davvero la bolla al naso...
Ci vorrebbe Pasolini, ci vorrebbe...
Benvenuto nel mio blog.