martedì 21 ottobre 2008

I Sassi di Matera

Della serie: resistenza quotidiana alla più abietta ignoranza.
Origlio la seguente conversazione durante una pausa rilassante a base di sigaretta e caffè.
A è una ragazza, sui 30 anni, che chiede lumi a B, anche lei trentenne, sulla vera natura dei Sassi di Matera.
A. "Ma alla fine cosa sono stì sassi?"
"Come, davvero non lo sai?", ribatte B, fingendo sicumera.
A. "Mah, veramente ho sempre pensato che fossero dei grandi massi, una specie di scavo archeologico nei pressi di Matera. Insomma qualcosa che risale a milioni di anni fa."
B. "Stai scherzando, vero? I sassi di Matera sono delle antiche abitazioni in cui vivevano i primitivi, tutte fatte di pietra. Sono rimaste sepolte fino agli anni '50, fino a che non si sono decisi a fare degli scavi ed ecco che sono venute alla luce."

Ecco che in tre battute i Sassi di Matera sono diventati un reperto archeologico venuto alla luce negli anni '50. E nessuno degli astanti che abbia avanzato un dubbio, un'obiezione, me compresa.
Non riesco a descrivere quale espressione sia emersa sulla mia faccia; semplice indifferenza, o più probabilmente l'alzata del sopracciglio sinistro. 
Il sopracciglio sinistro è quello che non ce la fa, che non si è mai arreso e che mi sputtana in pubblico.
Avrei preferito che i sassi fossero davvero dei grandi massi, per sperare che un giorno potessero seppellire A, B e tutti quelli che non mettono in pratica la massima di Ludwig Wittgenstein
"Tutto ciò che si può dire lo si può dire chiaramente. Su ciò di cui non si può parlare si deve tacere."

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma i sassi di Matera non sono delle grosse pietre che crescono e si riproducono solo a Matera grazie al clima subequatoriale??

Ari ha detto...

Sì, certo. Fanno anche la muta una volta all'anno, in autunno, se non erro.
:-)