giovedì 31 luglio 2008

Quando la noia

Quando la noia riempie la giornata di lavoro e non aspetti altro che arrivino le sei ti inventi mille stratagemmi per far passare il tempo.
Leggi e rileggi dieci volte di seguito l'home page di Repubblica.it, in attesa di notizie fresche. Ma, tanto, è il 31 di luglio e di roba fresca ce n'è poca. Poi passi al Corriere, che ti sta più antipatico per via di quella pagina disordinata e dei caratteri più blasé. E poi il Corriere non lo leggi per una questione di principio. Ma quando la noia... va bene anche il Corriere.
Le notizie sono le stesse di prima e uguali a quelle di Rep. Intanto sono passati dieci minuti.
Devi scaricare i bilanci delle utilities italiane quotate in Borsa ma il sito della Borsaitaliana non funziona. Senti il peso della fatica che ti schiaccia, anche per fare la più banale delle cose. Click-download, click-download.
Butti un'occhio all'iPod. Sta passando Bollani, Carioca. Carino, questo pezzo. E' Tico Tico, già. E intanto sogni di stare su una sdraio in riva al mare, o su una panchina al parco, con il libro dei racconti di Soriano. Il sogno è breve, riecco davanti agli occhi la schermata di Firefox. Click-download. Suona il telefono. E' M.
"Abbella!" - saluta sempre così, lei.
"Ciao, come va?"
"Nzomma, tu che hai? Hai un tono..."
Mi alzo dalla scrivania e mi sposto verso il terrazzino, dove posso telefonare e fumare in pace.
"No, no, davvero tutto bene... E' la coda che è brutta da scorticare..."
"Eh sì. Non dirmelo che mi sono accorta di dover sbrigare certe faccende burocratiche prima di partire... Domani vado dalla commercialista, poi la ceretta. Sai il tipo delle bici? Mi ha chiamata."
"Bene! Sono contenta. Che fate, uscite?"
"Mah, siamo rimasti d'accordo che ci saremmo sentiti fra giovedì e venerdì. N. ha in mente di andare al concerto di Eugenio Bennato, a Villa Ada. Facciamo come l'altra volta, che abbiamo scavalcato il muretto... Che ridere..."
Io penso a E. Mi ha appena mandato un messaggio. E' in Sicilia. Cefalù. Beato lui. Forse anche lui si annoia, chissà. No, mi dice di no, che si trasferirebbe lì seduta stante. A lui basterebbe il mare.
Anche a me.

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